L’art. 15 della Normativa Tecnica di Attuazione del PRIP,
così come licenziata dalla Giunta Capitolina come proposta di
deliberazione n. 59, recitava testualmente: “
Nella sottozona B1
l’istallazione di impianti pubblicitari e per pubbliche affissioni è
consentita esclusivamente lungo le strade, le piazze ed i larghi
classificati nei tipi stradali indicati all’art. 10 e nel rispetto dei
rispettivi indici di affollamento riportati all’art. 12.
Nella sottozona B1 è consentita esclusivamente l’istallazione delle seguenti tipologie di
impianti di cui al Titolo VI:
– 1.B – Cartello per pubbliche affissioni – formati 100×140, 140×200, 300×140
destinati esclusivamente a comunicazioni di tipo istituzionale;
– 1.C – Palina SPQR – formato 100×100;
– 2.B – Palina con orologio – formati 100×70;
–
4.B – Impianto su parete cieca.”
Grazie soprattutto alla consigliera
Nathalie Naim il
Consiglio del I Municipio (così come anche il XV Municipio) ha espresso
parere favorevole, chiedendo però di sostituire il 2° comma con i due
seguenti commi:
«
Nella sottozona B1 relativa al centro storico individuato dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità sono consentiti:
- 1.B – Cartello per PPAA – formato 100 x 140, 140×200, 300×140 destinati esclusivamente a comunicazioni di tipo istituzionale.
- gli impianti di pubblica utilità, di cui alla lettera I bis) del 1° comma dell’art. 4 del Regolamento.
Non è comunque consentita in
tutto il centro storico l’istallazione di impianti su parete cieca o di
impianti su tetti e terrazzi.»
Nathalie Naim
Con le
Controdeduzioni della Giunta Capitolina in ordine alla proposta di deliberazione n. 59 sono state accolte entrambe le richieste.
Lunedì pomeriggio 28 luglio 2014 la consigliera Nathalie Naim ha
partecipato alla seduta dell’Assemblea Capitolina per lamentarsi con me e
soprattutto con Orlando Corsetti che secondo lei le paline con orologio
non erano state affatto eliminate dal Centro Storico: ho dovuto farle
presente che la loro eliminazione non era avvenuta contestualmente anche
nel Regolamento di Pubblicità, dove rimaneva la palina con orologio da
100 x 70 in quanto consentita nel resto del territorio di Roma al di
fuori del I Municipio.
A questo proposito faccio presente il seguente
Parere sul PRIP dell’Agenzia di Roma, richiesto dall’Assessore Leonori.
La consigliera Nathalie Naim si è fatta allora promotrice di una sua
personale iniziativa per cercare di far togliere da Orlando Corsetti le
paline con orologio.
Prima dell’ora di pranzo del 29 luglio scorso Orlando Corsetti mi ha
anticipato la volontà della Commissione (cioè sua) di reinserire le
paline con orologio dentro il Centro Storico, ma con il previo assenso
del I Municipio e delle Soprintendenze competenti.
Gli ho spiegato che caso avrebbe dovuto fare l’esatto contrario, vale a dire un testo di questo tipo: “
Nella
sottozona B1 è di norma vietato installare paline con orologio, salvo
che i Piani di Localizzazione individuino posizioni compatibili, sulle
quali occorre comunque avere sempre il parere vincolante del Municipio
competente e delle Soprintendenze interessate“.
Gli ho anche fatto sapere che quando il 28 maggio del 2013 abbiamo
avuto il primo serio incontro con le ditte pubblicitarie il dott.
Franco Meroni
della associazione di categoria A.A.P.I. aveva sollevato una serie di
problemi, fra i quali ha posto come primo quello di consentire la
pubblicità anche nel Centro Storico.
Per far capire meglio una possibile strada da seguire per arrivare ad
una possibile soluzione, quel giorno ho evidenziato la oggettiva
differenza che c’è tra via del Circo Massimo e viale Alessandro Manzoni,
mettendo in risalto che nel 1° caso non consentirebbe nessun impianto
pubblicitario, che invece si potrebbe autorizzare nel 2° caso.
Precisando a priori di stare parlando in termini di “metodo” solo a
nome di VAS e non anche di “Basta Cartelloni-Francesco Fiori” che quindi
si riserva di esprimersi al riguardo in un secondo momento, ho proposto
di modificare l’art. 15 delle Norme Tecniche di Attuazione del nuovo
PRIP prevedendo l’installazione di impianti pubblicitari ad uso
commerciale di mt. 1,20 x 1,80 in posizioni che siano del tutto
compatibili con le finalità di tutela del centro storico.
Non se ne è fatto poi più nulla.
All’ora di pranzo dello scorso 29 luglio la consigliera del I
Municipio Nathalie Naim ha chiamato in causa Corseti su questo rischio
che paventava (ed a ragione) fin dallo scorso lunedì.
Corsetti l’ha invitata a sentire anche me: per telefono ho
suggerito a Naim di tentare di proporre immediatamente il testo, cosa
che sono sicuro che abbia fatto, ma che evidentemente non è purtroppo
servito a niente.
Le paline con orologio, oltre che ad essere ormai
anacronistiche ed impattanti visivamente sul territorio, vanno a
togliere pubblicità a quella invece occorrente anche e soprattutto nel
Centro Storico per finanziare a costo zero per il Comune il servizio di
Bike Sharing.
Per tranquillizzare tutti dal rischio di un impatto
ambientale dei formati standard da mt. 1,20 x 180 approvati ieri anche
nel Centro Storico (emendamento del Movimento 5 Stelle ), riporto di
seguito a titolo di esempio-paragone la foto di uno di questi pannelli
installato lungo la Avenue des Champs Elysées di Parigi.
il pannello da mt. 1,20 x 1,80 è quello a sinistra della foto tratta da Street View di Google Maps
Per un più che significativo
confronto e per giudicare bene la differenza che c’è e valutare
l’impatto che la palina con orologio ha su una stessa stazione di Bike
Sharing, basta ammirare la foto sottostante che la consigliera Naim
dovrebbe far vedere a Corsetti per chiedergli se il reinserimento sia
dovuto anche alla pubblicità che si è fatto al tempo delle elezioni
proprio sulle paline con orologio installate nel centro storico.
Ieri mattina Corsetti ha spiegato a Nathalie Naim che l’emendamento
l’aveva formulato in modo diverso ma che la maggioranza e la Giunta si
sono opposti e l’ha dovuto modificare nel seguente modo, poi approvato
in serata come emendamento n. 1287.
Prima dell’ora di pranzo del 30
luglio scorso lo stesso Assessore Leonori mi ha confermato di avere
rinnegato le sue stesse controdeduzioni che hanno eliminato dalla porta
maestra le paline con orologio dal Centro Storico, per farle rientrare
dalla finestra come “elementi di arredo urbano” fra i quali però avrebbe
fatto bocciare quello stesso pomeriggio il formato da mt. 1,20 x 1,80
proposto come emendamento dal cons. Onorato, per giunta nella Città
Storica e non nel Centro Storico.
Le ho scritto testualmente che ”quello che sta venendo fuori non è più nemmeno il mercato di Porta Portese, ma un vero e proprio mercato delle vacche,
perché si stava anteponendo nel caso di specie gli interessi privati
delle ditte legate a questa forma di pubblicità agli interessi della
città.
Ritengo che la suddetta considerazione deve avere contribuito
in maniera non secondaria a convincere la maggioranza a votare per
compensazione anche il formato di mt. 1,20 x 1,80 proposto dal cons.
Onorato, in modo da far risaltare di meno il “regalo” concesso.
Porto di seguito alcuni esempi di paline con orologio installate a Roma.
Piazza Beniamino Gigli (Teatro dell’Opera).
Quale Piano di Localizzazione potrà consentire questo?
Dott. Arch. Rodolfo Bosi - Responsabile del Circolo Territoriale di Roma della associazione Verdi Ambiente e Società (VAS)